Manuel Fedele, grazie all’ennesimo sprint lanciato, consegna alla formazione ciclistica rosetana, la 3^ edizione della Gran Fondo Città di Andria. La corsa distante 107 km con un dislivello pari a 1300 metri, ha visto la partecipazione di oltre 600 appassionati provenienti da molte regioni d’Italia, tra cui Abruzzo, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria. Oltre da vari Paesi esteri quali Hong Kong, Lussemburgo e Belgio. 

Dunque il Team Go Fast ancora una volta realizza un successo da brivido, e lo fa alla prima presenza in terra di Puglia. In particolare tra l’altopiano delle Murge e le colline di Montegrosso. In seguito ad un avvio di gara assai sofferto a causa del forte vento, ecco uscire dal gruppo di testa una dozzina di unità. Tra essi vi è il teramano Mauro Cappelletti, nonché uno dei principali luogotenenti della squadra diretta dal Presidente, Andrea Di Giuseppe.

Tuttavia dal plotone degli immediati inseguitori, emergono Manuel Fedele e Roberto Cesaro. I due contrattaccanti riescono poi a riagganciarsi sugli uomini in avanscoperta. Inizia così una serie di scatti ai danni del pescarese: il portacolori del Team Go Fast, viene inteso come il favorito nel caso di un arrivo in volata. Ma per sua fortuna, a chiudere prontamente su ogni tentativo di allontanamento da parte degli avversari, ci pensa Mauro Cappelletti. 

E al rush finale quindi, non c’è storia. Fedele mostra di avere decisamente un altro passo rispetto alla concorrenza. Termina la propria corsa in 2 ore e 43 minuti ad una media di oltre 39 km/h, davanti all’ex professionista pugliese, Elia Aggiano. Un elogio di sicuro va alla macchina organizzativa dell’evento M&M Bike, coordinato dall’altro ex pro, Giuseppe Muraglia.

Ancora una volta, il motivo d’ordine all’interno del Team Go Fast, sembra essere quello di non accontentarsi mai. Ovvero di lottare attraverso la voglia di raggiungere l’obiettivo ad ogni costo. Ciò che però conta di più è il gioco di squadra. Anche se questo richiede comunque il dovere di mettersi a disposizione verso altri compagni, fino a sacrificare le personali ambizioni di classifica.